Sono idonei alla pratica sportiva tutti gli atleti con disabilità permanente nella parte inferiore del corpo, secondo alcuni principi fondamentali:
L’ atleta deve avere una menomazione presente nella parte inferiore del corpo che sia ovvia e facilmente visibile, e tale da rendere impossibile pattinare normalmente e di conseguenza esercitare hockey su ghiaccio.
E’ prevista una normale funzionalita’ della parte superiore del corpo. Qualsiasi invalidita’ presente nella suddetta parte non influisce sui requisiti di minima invalidita’ della parte inferiore del corpo.
Non e’ previsto che le persone affette solamente da malfunzioni dell’ articolazione dell’ anca,come, ad esempio limitata mobilita’, pratichino hockey e le stesse non sono idonee.
Le persone che non rientrano nei valori di invalidità minima richiesti, ma che non riescono a praticare hockey su ghiaccio normalmente, causa disturbi dolorosi cronici post-traumatici, instabilita’ delle articolazioni della caviglia e delle ginocchia o perche’ affette da condizioni simili, non sono idonee.
L’INVALIDITÀ MINIMA tiene in considerazione:
AMPUTAZIONE: all'altezza della caviglia
PARESI: perdita di 10 punti nei muscoli di entrambe le gambe (senza considerare i gradi 1 e 2; il punteggio massimo è 80)
MOBILITÀ ARTICOLARE:
Anchilosi (fusione) dell'articolazione della caviglia
Estensione dell'articolazione del ginocchio afetto da oranchilosi i difetto di almeno 30 gradi
CP: spasticità/scoordinamento corrispondente alla classe 7
ACCORCIAMENTO DELLA GAMBA: di almeno 7 centimetri
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